Il mondo Transgender, intervista a Gioele.
Ai giorni nostri, fortunatamente, si è sempre più liberi di esprimere il proprio essere. Persino zia Concettina si è arresa all'idea che neri e gay esistano e siano persone da rispettare come tutti. Molti argomenti però rimangono dei grossi tabù; un po' perché son novità più recenti e un po' perché fra 7miliardi di persone almeno a 2miliardi viene concesso un cervello funzionale quanto i semafori rossi di GTA. Fra questi argomenti troviamo ad esempio la transessualità. Ma cosa è questa diavoleria? (Cit. Nonna con lo smartphone) Beh il transessuale è "semplicemente" una persona nata con un sesso che non la rappresenta. Cosa non sono? Degli oggetti di scherno o possibili bersagli.
Prima di ulteriori chiarimenti riporterò una breve intervista ad un ragazzo, che in questo momento sta affrontando un percorso che lo porterà ad ottenere l'identità con cui si è sempre riconosciuto.
I: Buonasera, grazie per esserti reso disponibile per quest'intervista. Se alcune saranno troppo private sei liberissimo di non rispondere
G: Vai dimmi
I: Come ti chiami?
G: Gioele
I: Quanti anni hai?
G: 22
I: Cosa fai nella vita?
G: Studio all’Accademia di Belle Arti
I: Puoi dare una tua definizione di transgender?
G: Transgender è una persona che non si identifica nel genere che gli è stato assegnato alla nascita
I: Hai sempre saputo di esserlo o c'è stato un momento particolare nella tua vita in cui lo hai capito?
G: Ci sono stati tantissimi momenti nella mia vita in cui ero consapevole di esserlo, ma cercavo sempre di mettere da parte il pensiero perché non avevo effettivamente le conoscenze e gli strumenti per capire cosa stavo provando. Quando sono entrato in contatto con questo mondo tramite internet, ho preso consapevolezza della mia identità, e dopo un lungo percorso ho imparato ad accettarmi e di conseguenza a vivere come me stesso
I: Hai già iniziato a prendere gli ormoni per la transizione del fisico?
G: Sì, sono in terapia ormonale da poco più di un anno
I: Comporta solo cambiamenti fisici o anche comportamentali?
G: Gli ormoni di per sé non hanno nessun effetto su questi fattori, ma poiché i cambiamenti fisici portano più sicurezza questo influenza anche il modo di rapportarsi agli altri e quindi vi sono dei cambiamenti nel comportamento. Questo però dipende da persona a persona
I: Come descriveresti il rapporto con il tuo corpo prima dei cambiamenti?
Nelle piccole cose come anche solo vestirsi
G: Il rapporto con il proprio corpo prima degli ormoni è una cosa talmente complicata che è difficile riassumerla in poche parole, per me la disforia è la cosa più difficile che io abbia mai provato. Ha effetti negativi su qualsiasi aspetto della mia vita, dalle cose più semplici come comprare dei vestiti, o parlare con le persone, alle cose più importanti, come il sesso o i rapporti interpersonali.
I: Ora mi viene una domanda per pura curiosità mia e magari sbaglierò termini ma perdonami hahaha
Quando ti ho conosciuto io usavi comunque dei vestiti 'femminili', capelli lunghi, trucco... Ti pesava?
G: Diciamo che ho sempre avuto problemi con il mio corpo ma non capivo quale fosse effettivamente il problema, non sapevo che era quello a scatenarlo, pensavo di avere solo una bassa autostima, quando ho tagliato i capelli corti ho capito che stavo più a mio agio così e ho smesso gradualmente di usare vestiti femminili, trucchi ecc
I: Credi che se non ci fossero state delle differenze sociali così marcate fra i ruoli di uomo e donna, il vestiario, giocattoli, sport... Ti saresti sentito ugualmente così?
G: Intendi se sarei stato trans comunque o se mi sarei sentito così il periodo prima di capirlo?
I: Se ti saresti sentito così il periodo prima
G: Probabilmente no, perché il fatto che nella nostra società alcune cose sono etichettate come esclusivamente maschili o femminili influenza il modo in cui le persone ti percepiscono se tu le fai. Posso truccarmi e essere comunque un ragazzo, ma per la maggioranza non sarei più valido come tale. Se non ci fosse questa divisione forse sarebbe stato tutto più semplice
non so se mi sono spiegato ahaha
I: Sisi ti sei spiegato e sono d'accordo.
Secondo te é vero che molti ragazzi transessuali inizialmente confondono il loro genere con la loro sessualità e tendono a credere di essere omosessuali?
G: È quello che succede nella maggior parte dei casi, un po’ perché è più immediato esplorare la propria sessualità prima ancora dell’identità di genere, ma sopratutto perché c’è pochissima informazione. Se non fosse un argomento tabù sarebbe più facile per le persone accertarsi
I: Tu come ti identificavi?
G: Mi identificavo come bisessuale perché è così che mi identifico tutt’ora. Ma nel periodo in cui pensavo di essere attratto solo dalle ragazze, non ho mi sono mai definito “lesbica”, perché avevo un rifiuto enorme per quella parola
I: Perché avrebbe anche voluto dire identificarsi come donna?
G: Esattamente. Anche se non ne ero consapevole in quel periodo
I: E la gente intorno a te come ha reagito?
G:Alcune persone ci hanno messo più tempo degli altri a comprendere del tutto, ma non ho ricevuto reazioni negative
I: Puoi descrivere un po' il percorso che deve affrontare un ragazzo ftm? Ci son tanti ragazzi che non sanno ancora bene cosa comporterà, come affrontarlo.. se vuoi puoi dare anche qualche consiglio
G: Prima di tutto bisogna rivolgersi a uno psicologo specializzato, in privato o nelle strutture ospedaliere che se ne occupano. A seconda del protocollo seguito ci vogliono un po’ di mesi per ottenere una diagnosi di disforia di genere. Dopodiché ci sarà una prima visita dall’endocrinologo, il quale prescriverà tutte le analisi e i controlli necessari. Se è tutto regolare, darà inizio alla terapia ormonale, sotto forma di gel o iniezioni. continueranno a esserci regolarmente analisi e visite per monitorare i cambiamenti e la salute dell’individuo. Dopo circa un anno di terapia, ci si deve rivolgere a un avvocato, che grazie alla documentazione fornita dallo psicologo richiederà un’udienza in cui il giudice darà il via per la rettifica dei documenti e ad eventuali operazioni.
Come consiglio mi sento di dire di avere tanta pazienza. non avere fretta di fare tutto subito, il sistema non ci viene incontro e i tempi in italia sono molto lunghi. In attesa della terapia si possono fare delle piccole cose per sentirsi meglio con il proprio corpo, come andare in palestra, andare dal barbiere a farsi fare un bel taglio di capelli, o fare qualche acquisto come una canotta contenitiva o un packer. Un passo alla volta
I: Grazie
E siccome per come mi conosci tu i discorsi seri non son la mia specialità ora facciamo un gioco
Mi puoi fare la lista di domande IDIOTE sui transgender che son proprio l'ignoranza trash che solo gli italiani sanno dare
Tipo 'ma non facevi prima a restare lesbica/gay?'
G:A me la cosa più assurda che hanno chiesto è stata “ma tanto il tuo nome anagrafico rimarrà sempre il tuo secondo nome, no?”
Chiesto dalla PSICHIATRA da cui andavo
2. L’altro giorno una persona a me vicina ha visto una donna trans per strada e ha detto “era orrendo! ma per diventare così brutto allora lascia stare”
Come se fosse questione di estetica
3.Da poco una persona mi ha detto che cambiare documenti è uno sfizio
non è una necessità
I: Grazie mille per il tuo tempo.
G: Grazie a te.
Per concludere vorrei aggiungere un pensiero personale riguardo le donne transgender riguardo le quali aleggiano troppi miti da sfatare. La bellezza è soggettiva. La femminilità dei lineamenti è puramente questione di culo e se non la hanno immaginate quanto pesi a loro, rinfacciarglielo è da infami.
A prescindere dal loro aspetto non sono meno donne delle donne cisgender.
Quello che pare difficile è capire che niente ti autorizza a mortificare le persone, né a sessualizzarle
immediatamente ( quando parli di donne trans e subito si pensa a 'dei troioni').
C.
Commenti
Posta un commento